Alunni e docenti del Majorana hanno progettato e realizzato un museo virtuale della memoria per ricordare le vittime della Shoah, gli eventi di quegli anni terribili, i Giusti che hanno contribuito a salvare bambini, donne, uomini dalla violenza insensata del nazismo.
L’alunno di 3Sala Vincenzo Arciuli ha disegnato il logo del museo. Un museo è una raccolta di opere che hanno interesse storico, scientifico, antropologico e culturale, consegna agli uomini delle testimonianze affinchè ne facciano memoria per sempre.
Queste testimonianze possono aprirci gli occhi sulla vita, renderci migliori.
Per il logo Vincenzo ha pensato alla natura e al verde perché da sempre la natura accoglie l’uomo e gli trasmette lezioni di vita importanti.
Victor Hugo infatti scriveva: “fate come gli alberi: cambiate le foglie e conservate le radici. Quindi, cambiate le vostre idee ma conservate i vostri principi. coerenti e mutevoli, come la natura”.
Il museo dunque è stato pensato come un labirinto all’aperto, con un prato al posto del pavimento. Il labirinto rimanda al male, al dolore, all’ orrore che l’uomo è capace di infliggere e in cui si perde. Alla fine dei corridoi di questo museo c’è sempre uno spiraglio nascosto, un affaccio sul mare, qualcosa che porta luce e amore nelle vite delle vittime.
Alla fine del percorso troverete i versi di un poeta spagnolo: Garcia Lorca, morto perché era contro la dittatura, il nazionalismo e l’intolleranza. il verde è anche lì in quei versi, consegnato per sempre alla nostra memoria.
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