Il contenuto della circolare numero è riservato.
Il meeting è cominciato con una cerimonia di benvenuto e poi, insieme ai docenti delle altre scuole partecipanti, divisi in gruppo, abbiamo analizzato le ricerche e i lavori svolti dai nostri studenti ed elaborato proposte per i curricola dei nostri Istituti. Abbiamo pianificato i compiti da svolgere nei mesi successivi e preparato un meeting online per gli studenti.
Le attività culturali sono state molto interessanti perché ci hanno permesso di comprendere come un’economia basata sulla sostenibilità ambientale possa portare molti benefici ad un territorio in termini di turismo. Alijo si trova in un contesto meraviglioso, lungo il fiume Douro. Delimitato nel 1756, il Douro è una delle regioni vinicole più antiche del mondo ed è patrimonio mondiale dell’UNESCO per la forte influenza umana che ha inciso sul suo sviluppo. In quest’area si tramandano la produzione di uve pregiate per la produzione del muscatel e quella della panificazione secondo tecniche e tradizionali e utilizzando cereali locali. I nostri ospiti hanno organizzato visite a Favaios (Cantina sociale e museo del Pane e della panificazione) e alla diga Fos Tua per approfondire il tema della preservazione dell’acqua.
In quest’area tutelata in termini paesaggistici e della filiera alimentare/ vinicola infatti è stato necessario inserire una diga per sfruttare al meglio le acque del fiume e questo ha portato ad un’opera di grande suggestione architettonica. Il progetto è stato realizzato dall’architetto Eduardo Souto de Mura, esponente della scuola portoghese che reinterpreta la tradizione come una sfida all’innovazione. La diga è interessantissima perché ha permesso un uso intelligente e sostenibile delle acque.
Durante la visita ci sono state illustrate le imponenti opere di riqualificazione del paesaggio interessato dall’opera e le 19 misure decennali su flora e fauna: allevano vongole che purificano l’acqua, ripristinano corridoi ecologici per ripristinare le percorrenze storiche degli animali, lavorano sulla nidificazione dei rapaci.
L’esperienza si è conclusa con un viaggio alla foce del Douro a Porto, a librerie, bar e mercati storici e con l’assaggio di pietanze tipiche della valle e della foce del fiume.
E’ stata un’ esperienza a 360 gradi dunque che ha unito job shadowing a livello didattico e professionale (cucina ed enologia), arte, conoscenza di buone prassi in termini di sostenibilità ambientali.
Appuntamento a Bari tra due mesi! Nel frattempo nelle cucine del Majorana saranno organizzati collegamenti con gli alunni delle scuole partner per mostrare ricette tipiche pugliesi. Per riciclare/recuperare l’acqua di cottura e della preparazione dei cibi e arricchire l’esperienza iniziata nei panifici portoghesi, la prof. Colazzo, esperta di panificazione e docente di cucina nella nostra sede di Palese, proporrà la preparazione di pane e panini e altre gustose ricette riutilizzando acqua di cottura di rape e altre verdure rivisitando metodi tradizionali di preparazione.
Prof.ssa Zina Vitarella
Le ricette preparate nelle cucine di Palese: orecchiette e rape, panini preparati con acqua di cottura delle verdure:
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